Vari esempi di magia di contatto e di similarità
Vari esempi di magia di contatto e di similarità ti possono essere utili per capire la differenza, sebbene l’energia trasmessa sia la stessa. Difatti, alcuni praticanti magici sostengono a gran voce questa teoria.
Quale? Ritengono che la magia non abbia né forma né colore poiché l’energia espressa nell’incantamento è l’unica a determinarne il valore essenziale e intrinseco.
Tale pensiero non può che essere considerato veritiero, ma dobbiamo sempre considerare la necessità umana di incasellare e inglobare gli aspetti secondo una categoria specifica.
Per questo motivo esistono diversi tipi di magia, nonché differenti gradi di classificazione delle arti magiche. Si tratta perlopiù di un’esigenza didattica, la quale interagisce con la comprensione del fenomeno in maniera semplicistica.
Esempi di magia di contatto e di similarità
In un precedente articolo, abbiamo visto la differenza tra tra i vari tipi di magia, suddivisi per funzione e colore. Ora ci addentriamo nella conoscenza andando a prendere degli esempi di magia di contatto e di similarità.
Infatti, ho notato quanto siano ricercati sul web gli esempi, segno che la semplice descrizione del fenomeno non sia sufficiente a far capire la differenza.
La magia di contatto prevede lo svolgersi di un fenomeno non appena una persona entra in contatto con l’elemento magico, sia esso oggetto, persona, animale, eccetera.
Togliere dei capelli per fare una pozione significa sfruttare il potere della magia di contatto. Per lo stesso motivo una magia di contatto o contagiosa può propagarsi attraverso il semplice possedimento, come funziona per gli amuleti o i portafortuna.
Per sintetizzare, possiamo dire che l’energia di contatto necessita di entrare in collisione con l’elemento magico affinché la sua funzione venga espletata.
La magia di similarità prevede un comportamento imitativo, grazie al quale si trasmette la magia. Per esempio, imitare un attacco di un leone dona la stessa forza scaturita dall’animale.
L’immobilità di una pietra può diventare nostra se entriamo in relazione con essa e ne imitiamo la sua gravosità. Il potere rigeneratore della natura diventa valido al sorgere di ogni nuovo germoglio, così come un neonato ne acquisisce la forza al momento del concepimento.
Possiamo quindi concludere dicendo che entrambi i tipi di magia prevedono una sorta di transfer, con la sola differenza che la magia di contatto necessita di essere appunto toccata, mentre la magia di similarità ne subisce l’effetto anche con la semplice pratica imitativa.
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