Focus sull’esoterismo: comprendere il profano e il criptico
Il focus sull’esoterismo vuole illuminare le correnti spirituali di carattere ermetico nonché riferire le sue applicazioni pratiche. In sostanza, queste forme di spiritualità non sono di libero accesso poiché sono fornite a uso esclusivo degli adepti.
Diventare un adepto di una qualsiasi ramificazione esoterica significa seguire dei passaggi, definiti anche gradi di iniziazione, che si differenziano in base alla corrente spirituale di origine.
L’emblema dell’esoterismo contempla l’uomo vitruviano contornato da cerchi concentrici che si rimpiccioliscono a mano a mano che si avvicinano alla figura umana. I cerchi corrispondono agli stadi di conoscenza, i quali avvicinandosi determinano la spiritualità acquisita.
Focus sull’esoterismo e il suo sviluppo
La funzione della parola non ha una matrice antica bensì risale al 1752 quando venne usato per la prima volta in francese. Il suo significato è contrapposto al termine ‘essoterico’, ovvero condiviso e quindi aperto a chiunque, in quanto tutto ciò che è esoterico è riservato alla conoscenza di pochi eletti.
Le stesse parole però possono riferirsi a qualsiasi corrente spirituale e religiosa, in quanto le componenti disponibili alla generale conoscenza e quelle riservate alla minoranza sono distinguibili in qualsiasi fede.
Infatti, i cerchi concentrici non sono altro che un invito all’introspezione, una pratica richiesta dalla maggior parte delle materie spirituali e religiose. L’obiettivo è quello di raggiungere la piena coscienza della nostra natura umana nonché della nostra Verità assoluta.
Lo sviluppo dell’esoterismo venne contrastato dalle religioni di stato nel corso del tempo, perciò dovette per forza di cose assumere una valenza occulta.
Come nel caso dell’alchimia, della massoneria, dello sciamanesimo e anche del Revival Druidico. Tutte queste forme disconosciute dalla Chiesa ufficiale erano considerate sacrileghe.
Tanto che a partire dal XIX secolo si iniziò a mescolare le pratiche magiche, divinatorie e cabalistiche all’interno dell’esoterismo mescolando il tutto in un gran calderone di ignoranza, associando tutte le definizioni che non rientravano nella spiegazione scientifica.
Bisognerà aspettare il secondo dopoguerra perché le materie esoteriche riprendessero spessore.
Il cambiamento avvenne con la fondazione a Parigi dell’ all’École pratique des autes études, di François Secret, il quale fu il primo a proporre un approccio didattico alle varie forme di esoterismo comparse in Europa nel corso dei secoli.
Al fondatore succedette nel 1979 Antoine Faivre che ampliò e definì in maniera ancora più precisa la disciplina.
Dal punto di vista di Antoine Faivre
Dopo aver attraversato un lungo periodo di negazione finalmente l’esoterismo viene preso in considerazione e studiato in ogni suo più piccolo sviluppo. In particolare, Antoine Faivre nel 1992 definì una specifica definizione dell’esoterismo da un punto di vista storico e religioso.
Riassunse le varie declinazioni esoteriche in una semplice formulazione.
Secondo Faivre, infatti, ogni filosofia che sottintende una corrispondenza analogica e speculare fra essere umano e universo, una trasmutazione interiore, una forma di animismo e la presenza di esseri che si frappongono fra uomo e Dio, è da considerarsi di natura esoterica.
Inoltre l’insegnamento esoterico, come già detto nei paragrafi di apertura all’articolo, prevede una comprensione per gradi, un percorso iniziatico e una pratica dottrinale.
A questa formulazione si oppose Kocku von Stuckrad. Secondo il suo parere, il riassunto fatto da Faivre assorbe al suo interno la più parte delle correnti neopagane nonché le tradizionali correnti spirituali orientali non riconosciute dal panorama religioso.
Nonostante ciò, la formulazione è valida e viene usata come punto di partenza per lo studio approfondito della materia.
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