Ogam celtico: mitologia e alfabeto arboreo
L’Ogam celtico è un alfabeto arboreo cantato in versi dai bardi per l’opera poetica nonché utilizzato come note musicali. La sua funzione di scrittura rimane incerta sebbene la più parte ipotizza fosse usato come alfabeto in codice in fase di conquista romana.
Differisce l’origine mitologica, infatti, secondo la mitologia celtica fu la divinità guerriera Ogma a sfornare i simboli alfabeti per difendere la moglie del combattente e re Lugh.
Per sette volte iscrisse nella corteccia di betulla le lettere Beith, prima lettera ogamica, dando così vita a un nuovo metodo di comunicazione.
Ogam celtico: la struttura
L’Ogam celtico è formato da feda (lettere, fid al singolare lettera) realizzate con una linea diritta chiamata druim (crinale) e da altre in perpendicolare chiamate fleish (ramoscelli).
In totale sono 20 feda più 5 forfeda, le quali vennero aggiunte più tardi. Il nome dell’alfabeto è Beith-Luis-Fearn dal nome delle prime tre feda del primo gruppo.
Così come per le rune, infatti, anche l’alfabeto ogamico è suddiviso in gruppi. In totale sono cinque e ogni gruppo prende il nome dal primo simbolo del proprio gruppo. Ogni gruppo assume il nome di aicme: pertanto enumeriamo quattro aicme e un forfeda. Quindi, abbiamo il gruppo:
- Beith;
- Huath;
- Muin;
- Ailm;
- Ebad (o forfeda).
I nomi dei simboli corrispondono a una pianta, nell’antica lingua celtica. Gli alberi erano un elemento importanti per i celti tanto da venerare come se fossero delle divinità.
Robert Graves ha stilato un calendario astrologico in base ai simboli dell’alfabeto ogamico ma questa soluzione non ha alcuna attitudine con l’antica sapienza celtica. Inoltre, l’indicazione è alquanto confusionaria e si sovrappone.
Le forfeda furono aggiunte più tardi sebbene compaiano nel manoscritto Auraicept na n-Éces e anche nel In Lebor Ogaim. Si pensa che siano state introdotte per aggiungere le lettere mancanti, anche se poi assunsero valore di dittonghi e fecero perdere la lettera P. Non sono collegate ai colori, agli animali né al periodo astrologico.
Primo aicme dell’Ogam celtico
Beith (betulla) corrisponde alla lettera B e al colore bianco. Simbolo di rinascita, protezione e destino, il cui animale totem è il fagiano. Il periodo astrologico della betulla va dal 24 dicembre al 20 gennaio.
Luis (sorbo) corrisponde alla lettera L e al colore grigio chiaro/lilla. L’anatra che lo rappresenta è l’emblema dell’unità, dell’unione e protezione dai malefici e dalle malattie. Secondo il calendario Luis comprende il periodo dal 21 gennaio al 27 febbraio e comprende Imbolc.
Fearn (ontano) corrisponde alle lettere F e V e al colore rosso vermiglio. Il suo significato è quello di protezione contro gli altri, purificatore dei fiumi e dispensatore di consigli e il suo animale simbolo è il gabbiano. Va dal 18 marzo al 14 aprile.
Saille (salice) corrisponde alla lettera S e al colore sabbia. Ha una valenza femminile ed è legato all’intuizione, perciò all’inconscio e ai sentimenti. Il falco lo rappresenta e il suo periodo astrologico va dal 15 aprile al 12 maggio.
Nion (frassino) corrisponde alla lettera N e al colore trasparente. Il beccaccino, animale simbolo, funge da mediatore fra i rapporti umani, equilibrio e perseguimento degli obiettivi nonché indicatore della via corretta da seguire. Il periodo corrispondente è quello che va dal 18 febbraio al 17 marzo.
Secondo aicme
Huath (biancospino) corrisponde alle lettere H e U e il colore è l’uva nera. Il simbolo indica un ostacolo difficile da superare perciò la vittoria contro di esso sarà ancora più gloriosa. Il corvo è il suo messaggero e corrisponde al periodo che va dal 13 maggio al 9 giugno.
Duir (quercia) corrisponde alla lettera D e al colore di un temporale screziato di lampi. Nonostante il suo animale totem sia lo scricciolo, la quercia simboleggia forza, resistenza e sfrontatezza nell’affrontare le sfide. Ma funge anche da portale per il mondo parallelo del Sidhe. Il periodo va dal 10 giugno al 7 luglio.
Tinne (agrifoglio) corrisponde alla lettera T e al colore grigio scuro. Emblema del lavoro duro più per realizzazione personale che per gratificazione esterna. Perciò indica perseveranza, costanza e audacia. Il suo uccello simbolo è lo storno e il periodo va dall’8 luglio al 4 agosto.
Coll (nocciolo) corrisponde alla lettera C e il suo colore è il castagno. Albero della conoscenza, dell’ispirazione e della saggezza: simboleggia il lampo di genio, la creatività innata, la predisposizione e la spiccata sensibilità artistica. Il suo periodo è dal 5 agosto al primo settembre.
Quert (mela) corrisponde alle lettere Q e CW, al colore grigio topo. Il melo funge da rifugio come per Avalon, dove si possono ricaricare le energie, leccarsi le ferite e ritrovare l’equilibrio. Al termine si ritrova consapevolezza, prosperità e immortalità. Il calendario astrologico lo posiziona nel mese di settembre.
Terzo aicme dell’Ogam celtico
Muin (vite) corrisponde alla lettera M e al multicolore. Simbolo di equilibrio, di volontà e di comprensione fra bene e male nelle scelte e nei rapporti. La cinciallegra, emblema di sincerità e spensieratezza è il suo animale totem. Il periodo astrologico va dal 2 al 29 settembre.
Gort (edera) corrisponde alla lettera G e al colore giada. Il cigno, simbolo di fedeltà e coraggio funge da rappresentante del simbolo. Sprona a realizzare un luogo in cui ci senta a proprio agio e nella pienezza di noi stessi ed è un valido portafortuna. Periodo dell’anno dal 30 settembre al 27 ottobre.
Ngetal (ginestra) corrisponde alle lettere GW e NG e al colore verde bottiglia. Purificazione, attenzione e sacrificio sono i valori che contraddistinguono anche l’oca, nonché la vigilanza, la custodia e talvolta il viaggio. Periodo dell’anno è il 28 ottobre fino al 24 novembre.
Straif (prugnolo selvatico) corrisponde alle lettere TS o Z e al colore giallo brillante. Induce alla trasformazione o al cambiamento e di conseguenza all’avventura della scoperta e della sperimentazione. Il tutto farcito da una sana curiosità. Non è inserito nel calendario di Graves, mentre il suo animale è il tordo.
Ruis (sambuco) corrisponde alla lettera R e al colore rosso sangue. Stempera l’ira e le emozioni esplosive. L’uccello di rappresentanza è il corvo e il suo periodo è compreso tra il 25 novembre e il 22 dicembre.
Quarto aicme
Ailm (abete) corrisponde alla lettera A e al colore chiazzato. Rivelazione a un quesito che ci tormenta: questo è l’obiettivo della sua presenza. La pavoncella ci indica la sua posizione mentre il suo periodo è il giorno dopo il solstizio solare.
Onn (ginestrone) corrisponde alla lettera O e il suo colore è il giallo bruno. Simboleggia il corso naturale degli eventi nella vita, perciò quando sussiste un blocco il ginestrone può aiutarci. Il cormorano ci segnerà la via dove trovare la pianta. L’equinozio di primavera è il suo simbolo astrologico.
Ur (erica) corrisponde alla lettera U e al colore ambra. Indica fecondità, vitalità e ricchezza. Risana la terra e ha una valenza materna e curatrice per la terra. L’allodola rappresenta la pianta e il periodo è la mezza estate.
Edad (pioppo bianco) corrisponde alla lettera E e al colore puntinato di rosso. Ci invita ad affrontare le nostre paure più oscure, la determinazione e l’ascolto. Sta a noi capire se combattere o fuggire. Il cigno selvatico è il suo animale totem e il periodo è l’equinozio autunnale.
Idhad (tasso) corrisponde alla lettera I e al colore bianco luminoso. Riconduce a una via di fuga verso il rinnovamento dalla staticità e al contatto con gli antenati. L’aquilotto rappresenta la pianta e il periodo è il solstizio invernale.
Le forfeda
Ebad (enula campanula) corrisponde alle lettere EO, K, EA, EI, EU. Secondo la mitologia greca questo fiore nacque dalle lacrime versate da Elena di Troia. Indica saggezza, purificazione e guarigione.
Ór (evonimo) corrisponde alle lettere O, TH, OI, OA, OE e OU. Simboleggia la buona reputazione di una famiglia o di una stirpe, così come il suo nome corrispettivo in greco.
Uillend (caprifoglio) corrisponde alle lettere F, V, PH, Y, UI, UA, UE, UO. Rappresenta l’armonia e le giuste intenzioni nei confronti di noi stessi e verso gli altri.
Pín (uva spina) corrisponde alle lettere IA, IU, IE, IO, P. Emblema della dolcezza, gratitudine e gioia. Invita alla gentilezza, all’educazione e a mantenere saldi i propri principi.
Emancholl (faggio) corrisponde alle lettere X, CH, AI, AE, AO, AU. Suggerisce di affrontare un problema o superare un ostacolo con determinazione e fiducia.
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