La storia della divinazione attraverso i secoli

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la divinazione nei secoli

La storia della divinazione nasce con il pensiero preistorico quando i confini fra scienza e magia erano alquanto labili. La scienza, come abbiamo già visto, non si discostava in modo netto, come oggi dalla magia, ma anzi la accoglieva al suo interno.

Succedeva quando a certi fenomeni l’uomo non sapeva dare una risposta concreta, come nel caso delle eruzioni vulcaniche, nelle eclissi o nei cambiamenti repentini del clima. La divinazione, a quei tempi, raccoglieva tutti i pronostici e i casi che venivano assemblati in modo empirico similmente a ciò che si fa oggi con le materie scientifiche.

Il metodo secondo il quale le arti divinatorie venivano fatte seguono un approccio razionale che si basa sulla conoscenza di segni e presagi che si potevano ottenere solo a seguito dello studio approfondito della materia. La storia della divinazione traccia, dunque, l’inizio di un sistema di studio tipico dell’odierna scienza.

È interessante notare come la divinazione abbia fatto parte della comunità umana sin dalla nascita delle prime civiltà e come si sia sviluppata in modo differente nelle varie culture. La divinazione, in sostanza, non è una prerogativa delle civiltà europea ma di tutto il mondo.

 

occhio divinatorio

 La storia della divinazione

 

Le civiltà mesopotamiche ci hanno lasciato numerose testimonianze dell’arte divinatoria per mezzo di tavolette di argilla. L’idea che attorniava il pensiero mesopotamico era che ogni cosa fosse collegata ed entrando in questo flusso perpetuo si potessero trovare le risposte di cui l’uomo necessitava.

Nel flusso, però, confluivano anche le gesta degli uomini. Se le persone non avevano un atteggiamento rispettoso nei confronti della Natura questa si ribellava e li castigava per mezzo di agenti atmosferici funesti.

In Babilonia nacque l’astrologia, l’arte che precedette l’astronomia. Gli oracoli erano considerati al pari delle divinità e rimasero tali per le successive civiltà egizie, greche e romane. L’etimologia della parola “divinazione” deriva dal latino, sorella dell’aggettivo “divinus” che significa divino.

La divinazione era considerata una pratica religiosa che si discostava dalla ragione fin quasi a oltrepassarla. I libri sibillini, infatti, erano consultati da sacerdoti per rispondere a domande di carattere pubblico o religioso.

Con l’avvento del Cristianesimo la divinazione assunse delle tonalità diaboliche tanto da rientrare nella persecuzione perpetrata dagli Inquisitori. Il suo aspetto religioso non poteva adattarsi al Cristianesimo perché ne avrebbe minato la credenza alle fondamenta.

 

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