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I tre sentieri druidici convertono nel Sentiero del Bosco Sacro ma si dividono in: Sentiero della Terra, del Sole e della Luna. Lo studio consapevole di tutti e tre i Sentieri porta il candidato a diventare un iniziato druido.

A questo va aggiunto lo studio relativo a una delle sette spirali originali del Revival Druidico. Le sette spirali sono: musica, divinazione, poesia, geometria sacra, misteri della Terra, guarigione e magia.

Il candidato dovrà quindi studiare uno di questi argomenti e approfondire la conoscenza con nuove informazioni tratte dallo studio diretto, dai corsi o dai libri.

L’anno di iniziazione druidica dovrebbe essere correlato al mantenimento di un diario in cui si possono annotare i passi fatti e gli obiettivi raggiunti. Il gesto eclatante che segna la nostra intenzione di diventare dei druidi deve cominciare con la piantumazione di un albero.

Una vita che cresce pari alla nostra conoscenza e consapevolezza. La sua presenza silenziosa ci ricorderà ogni giorno ciò che dobbiamo perseguire per evolverci come esseri umani.

 

percorso da druido

 

I tre Sentieri druidici

 

Il Sentiero della Terra

Il Sentiero della Terra è un percorso di studi attivo, in quanto il candidato non solo deve studiare quali siano le metodologie ideali per preservare la nostra Madre Terra ma, soprattutto, metterle in pratica. Ciò richiede un notevole impegno di tempo e un dispendio di energie.

Infatti, l’essenza del sentiero della Terra è un profondo rispetto per la Natura. Ogni azione deve armonizzarsi all’incedere naturale della Terra senza creare ostacoli o, peggio ancora, danni.

John Michael Greer, nel suo libro ‘Druidismo’ afferma che: “Il Sentiero della Terra è caratterizzato da due aspetti principali: da un lato, riconnettersi con la Natura attraverso lo studio e la consapevolezza delle sue caratteristiche e, dall’altro, orientarsi verso una maggiore armonia con la natura tramite dei cambiamenti opportunamente valutati da mettere in atto nella vita quotidiana […]”.

Dobbiamo quindi riconoscere alla natura il ruolo di casa, insegnante e fonte da cui attingere tutta la saggezza che la vita ci richiede per soddisfare il nostro bisogno di apprendere. Tre pratiche si fondono nel sentiero: l’immobilità, la focalizzazione e lo studio.

Per immobilità si intende rallentare il proprio ritmo di vita per allinearsi a quello della natura. Possiamo farlo tramite l’ascolto attivo dei suoni, degli odori e della vista.

Attivando i nostri sensi possiamo connetterci a ciò che ci circonda così da assorbirne il contorno. Questa tecnica è chiamata ‘meditazione ricettiva’ pone attenzione ai dettagli ed è fondamentale per accedere al Sentiero della Luna.

La focalizzazione richiede massima concentrazione su un elemento naturale che può essere un sasso, una foglia, un animale, un profilo paesaggistico, eccetera.

L’elemento scelto va studiato e focalizzato in ogni sua più piccola parte per almeno 5 minuti attivando i sensi. Questo ci permette di entrare in contatto con la natura e con i suoi corrispondenti.

Lo studio e l’approfondimento della scienza naturale e di tutti gli argomenti a esse collegata è di aiuto per entrare ancora più in armonia con Madre Terra.

Solo conoscendo il suo funzionamento, la sua direzione e i suoi mille segreti possiamo carpirne la magnificenza e ritornare a meravigliarci della sua genialità.

Impareremo a ridimensionare la nostra presenza al cospetto di Madre Natura e a non perdere la traiettoria nei tre Sentieri druidici. Solleticare la curiosità all’apprendimento è un passaggio essenziale per risvegliare la nostra anima druidica assopita.

 

bosco e conoscenza

 

Il Sentiero del Sole

La seconda parte della triade nell’anno di iniziazione alla pratica druidica è il Sentiero del Sole. In questa essenza vengono raccolte tutte le celebrazioni dei cicli annuali. Tali celebrazioni devono essere fatte all’aperto, tempo permettendo, per interagire con le forze soverchianti della Natura.

I rituali, chiamati anche Grove, vengono eseguiti seguendo un metodo specifico che viene illustrato nel libro sul Druidismo. I giorni sacri per il Revival Druidico e il Druidismo odierno sono:

  • Samhuinn: (1° novembre) segna l’inizio dell’anno celtico e la fine dell’estate. Il rituale rende onore ai morti e celebra il ciclo di morte e rinascita della vita.
  • Alban Arthuan: (21 dicembre) significa “Luce di Artù” e simboleggia il sole e l’equinozio di inverno. Il vischio è l’elemento sacro e si celebra l’arrivo prossimo dell’estate.
  • Imbolc: (2 febbraio) significa “Latte di pecora” e segna il termine della lunga stagione invernale. Simbolo di rinnovamento e purificazione.
  • Alban Eiler: (21 marzo) è il secondo degli Alban Gates e segna l’equinozio di primavera. Il suo nome significa “Luce della Terra” e simboleggia la massima energia di fertilità della terra.
  • Belteinne: (1° maggio) è la festa dell’amore in cui il Sole sposa la Terra e la feconda, il cui simbolo è il biancospino.
  • Alban Heruin: (21 giugno) è il solstizio d’estate ed è chiamato “Luce della spiaggia”, il punto di contatto tra la terra e il mare. L’emblema della festività è la verbena.
  • Lughnasadh: (1° agosto) è collegata a Lugh il dio del Sole, in onore della madre adottiva Tailtiu, dea dell’agricoltura. Si festeggiano i raccolti sperando siano sempre prosperi.
  • Alban Elued: (23 settembre) l’equinozio d’autunno che si porta il nome “Luce del mare” e indica il deflusso di energia produttiva della terra che si attenua prima della stagione invernale.

 

L’ultimo dei tre Sentieri druidici: il Sentiero della Luna

Il Sentiero della Luna si assimila nella pratica della meditazione. Viene utilizzata la luna come simbolo perché riflette la luce del sole illuminando il cielo notturno della Terra.

Allo stesso modo, la meditazione porta nuova conoscenza e consapevolezza alla nostra mente, spesso occupata da pensieri disturbanti, inutili o contrastanti.

La meditazione è importante nell’iniziazione druidica poiché permette allo studente di intraprendere un cammino personale differente dagli altri. In questo modo, possiamo iniziare ad apprezzare la nostra unicità e al tempo stesso sentirci in armonia con i ritmi della Natura.

John Michael Greer dice: “Proprio come la Luna media la luce fra il Sole e la Terra, così la mente media la consapevolezza fra materia e spirito […] Il Sentiero della Luna di meditazione è il cuore e l’anima del cammino druidico. Senza di esso, i Sentieri della Terra e del Sole diventerebbero delle semplici formalità prive di qualsiasi dimensione spirituale”.

Per meditazione si intende la meditazione focalizzata o discorsiva in quanto va fatta riflettendo su un determinato argomento che riguarda la natura e i suoi elementi o le varie triadi della filosofia druidica.

Una seconda parte della meditazione entra in profondità nella concentrazione. In questo caso si fa silenziosa, in quanto deve lasciare spazio all’universo di entrare e di inviare, se lo desidera, dei messaggi. Pertanto, noi dobbiamo solo rimanere in ascolto senza formulare alcun pensiero.

Ecco che a questo punto i tre Sentieri druidici si incontrano perché raccolgono i messaggi e posizionano l’armonia della Natura al centro del nostro Essere.

I tre Sentieri druidici qui rappresentati fanno parte dell’AODA, l’Antico Ordine Druidico Americano. In Italia esistono altri gruppi fondati sul Druidismo che incoraggiano i loro studenti a seguire dei diversi piani di studi.

Ma, come già sottolineato, il pensiero fondante è quello del rispetto della Natura. E mai come in questo momento abbiamo bisogno di riflettere sull’importanza di un ambiente in equilibrio e di una Terra in salute.

etichetta lettura adatta agli adulti

La storia del Druidismo ci fa conoscere l’evoluzione di una concezione spirituale appartenente all’antica Britannia fino ai giorni nostri. Si tratta di un viaggio affascinante seppure misterioso e occulto che ancora si accompagna a numerosi quesiti. Chi erano i druidi? Cosa significava diventare druidi? E come ha fatto questa particolare spiritualità a sopravvivere al tempo e alla scienza?

Ad alcune domande, ancora oggi, non corrispondono delle risposte esaustive in quanto le informazioni pervenute sui druidi si raccolgono in una decina di pagine.

Tutto ciò che si conosceva sui druidi venne sepolto a seguito della caduta dell’Impero Romano avvenuto nel V secolo d.C. I pochi indizi sopravvissuti all’evento catastrofico raccontano di una tribù celtica che viveva distribuita sui territori della Britannia, l’Irlanda e la Gallia (la Francia odierna).

Chi erano i druidi

 

I druidi erano molto legati agli alberi, tant’è che il loro nome pare significhi “I saggi della quercia” e i loro incontri avvenivano in terreni nella foresta, al riparo da orecchi indiscreti.

Da quanto traspare, erano un gruppo di studiosi, filosofi o maghi e non venivano contemplati nella figura di sacerdoti come si tende a illustrarli oggi.

I loro insegnamenti, come nella tradizione greca, erano orali e non venivano in alcun modo trascritti. Forse solo sul legno a sottolineare il legame con la foresta e gli alberi sacri.

Il percorso di studi era piuttosto lungo e talvolta superava il ventennio, in cui si approfondivano diverse tematiche, quali l’astronomia, la poesia, la dialettica, la teologia, la divinazione, eccetera. Nel percorso di studi erano accettate sia donne che uomini.

Il piano di studi si divideva in tre categorie: Bardi (i poeti), Ovati (indovini) e i Druidi (gli insegnanti). Al termine degli studi entravano a far parte di una specie di gilda in cui prendevano decisioni, potevano formare eserciti e partecipavano attivamente alle decisioni pubbliche.

A seguito della conquista romana dei territori britannici e gallici i druidi parvero scomparire. Sebbene, in realtà, fossero relegati a mestieri più concreti e si mescolassero alla gente comune. Un po’ come accadde con la Civiltà Maya.

La spiritualità druida si manifestava nel rispetto della natura, nella conoscenza delle arti e nell’impronta del rispetto del ciclo della Terra, in ogni sua più piccola manifestazione e sfumatura.

 

l'evoluzione dei druidi

La storia del Druidismo

 

I secoli XVII e XVIII furono caratterizzati da un nuovo impulso economico che diede vita alla Rivoluzione Industriale. Furono tagliate foreste per fare spazio alla nuova industria e le popolazioni si spostarono dai villaggi alle città, in cerca di lavoro.

Fu in questo contesto che nacque una nuova filosofia legata all’ecologia e al rispetto della Natura.

Inoltre, nel centennio precedente e nello specifico nel periodo compreso fra il 1618 e il 1648 l’Europa fu soverchiata dalla Guerra dei Trent’anni in cui le ideologie religiose tra cattolici e protestanti si scontrarono con una certa veemenza, abbattute da lotte intestine devastanti.

Si accavallarono nuove filosofie atte a coprire la nudità spirituale che permeava quel particolare frangente storico. René Descartes, per esempio, propugnò insieme ad altri filosofi, il materialismo scientifico in cui un materialismo fondante imperava il culto della società.

L’assenza di significato delle ideologie spirituali però si ripresentarono in maniera preponderante in quanto la comunità non aveva alcuna intenzione di perdere il suo valore umano e religioso.

Fu nei pressi di Avebury, una cittadina tra Bristol e Londra, in cui un certo John Aubrey si interessò dei complessi megalitici che affastellavano l’intero territorio britannico e oltre.

La curiosità per l’antica tribù celtica dei druidi esplose, portando con sé gli strascichi di una nuova filosofia spirituale chiamata Revival Druidico.

Il manifestarsi di questa nuova filosofia avvenne in un momento preciso: il 28 novembre 1717. Alcuni appassionati dei retaggi druidi si riunirono in un pub a Londra, l’Apple Tree Tavern di Covent Garden, per siglare la nascita dell’Ancient Druid Order, il primo frammento della rinascita della tribù druida in epoca moderna.

 

Ancient Druid Order

Il Revival Druidico

 

Il Revival Druidico nacque in un contesto in cui si formarono diverse logge e società segrete tra cui la Massoneria. I primi affiliati avevano idee contrapposte: chi voleva dare alla società un’impronta cristiana o protestante e chi, al contrario, rifuggiva da ogni dogma religioso.

I secondi rappresentati dovettero combattere per mantenere viva la neonata filosofia in quanto nell’Inghilterra del ‘700 mettere in discussione la religione equivaleva a commettere un crimine penale. Pertanto, gli iscritti dovevano muoversi con un certo riguardo.

In esso, comunque, fin da subito si idealizzò il concetto del Panteismo. Ovvero la consapevolezza che l’intero universo fosse un essere divino vivente e cosciente.

La corrente più legata alla religione cristiana, di contro, introdusse il concetto di “Latitudinarismo” che combatteva per allontanare le varie dispute della Chiesa spostando l’interesse dei fedeli verso una più autonoma professione del credo religioso per mezzo della meditazione.

A queste due correnti che spingevano il Revival Druidico da una parte all’altra senza mai spezzarlo, si immischiò anche la Massoneria creando contatti tra i vari partecipanti. Entrambi i gruppi condividevano la passione per l’occulto e il fastidio per le idee dogmatiche.

Possiamo dunque affermare che l’inizio della storia del Druidismo fu come un pentolone primordiale in cui si mescolarono vari concetti senza mai fondersi e tale impronta di autonomia ideologica è rimasta ancora oggi il messaggio veicolante della spiritualità druidica.

studi druidici

La storia del Druidismo inizia a estendere i suoi confini

Il Revival Druidico vide il primo grande impulso di compattezza nella seconda metà del XVIII secolo. A decretare tale propulsione fu la nascita di una nuova consapevolezza ecologica.

La spinta maggiore arrivò dal Galles, paese in cui ancora si compivano dei riti pagani fino al 1589. La figura di spicco in questa piccola rivoluzione filosofica fu Edward Williams, che prese il nome di Iolo Morganwg.

Raccattando frammentarie informazioni riguardo ai druidi e ricucendole con brillanti intuizioni personali diede vita a uno scritto “Barddas” in cui conformava le regole di una nuova visione del mondo.

Inserendo nel libro rituali e poesie tramandate dai bardi gallesi, gli stessi durante le loro riunioni chiamate in gergo eisteddfodau adottarono gli insegnamenti di Iolo. Ancora oggi questo gruppo si identifica per la loro fusione druidica con la Cristianità.

A parte questo filone in quasi tutto il mondo si crearono nuove tribù druidiche mescolando diverse conoscenze che variavano in base all’ordine di appartenenza. Si accomunavano, comunque, dalle stesse tradizioni e principi ecologici.

La storia del Druidismo non si è salvata da commenti canzonatori dettati soprattutto da alcuni gruppi colpevoli di essersi resi piuttosto ridicoli. In ogni caso, il fatto di mostrarsi pubblicamente in riunioni nella foresta con un tipico abbigliamento con mantello e i tipici copricapi, accrebbe la loro notorietà nel mondo.

 

bardi e druidi: la storia del druidismo

Druidismo moderno

 

Oltre a diffondersi in Gran Bretagna la storia del Druidismo attraversò i confini andandosi a presentare in Francia, ma solo dopo che la presa politica della Chiesa si attenuò e in America negli anni in cui terminò la Rivoluzione Industriale.

La composizione filosofica druidica contemplava un percorso personale di crescita improntato sul rispetto e sulla venerazione della Natura. Inoltre, i druidi promossero la medicina naturale, l’alimentazione sana, le coltivazioni rispettose dell’ambiente e diedero vita anche alla filosofia nudista.

Le scoperte archeologiche fecero traballare per alcuni decenni la serietà d’intenzioni della filosofia druidica. In quanto, vennero a galla delle informazioni che ridimensionavano in importanza la figura dei druidi.

Ma con il tempo il Revival Druidico capì di essere nato dalle ceneri dei druidi e con il tempo di aver assunto un’accezione del tutto innovativa e definita. La filosofia, in pratica, riconosce l’antico canto dei druidi ma si conforma alle necessità del periodo storico in cui si manifesta.

Pertanto, il Druidismo oggi deve affrontare nuove sfide e solo una visione capace di compenetrare la saggezza della Natura sarà in grado di riportare il giusto equilibrio negli elementi.

Per approfondire l’argomento, leggi: