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I segnali di psicologia oscura sono evidenti, sebbene le persone che ne soffrono non siano in grado di riconoscerli nell’immediato. Purtroppo, questi sintomi non sono solo sinonimo di sette poiché li incontriamo anche nella nostra quotidianità.

Le tecniche persuasive sono altamente utilizzate nel marketing e nella pubblicità, tanto da apparire quasi delle azioni normali. Il controllo mentale viene spesso usato da persone a noi care, con la finalità di farci compiere qualcosa a loro vantaggio.

Infine, il lavaggio del cervello è utilizzato nel mondo del lavoro per avere un personale servizievole e in accordo con l’autorità. Il fine è quello di non avere problemi con il personale poiché subisce una forma di sudditanza.

 

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Segnali di psicologia oscura: la persuasione

 

Chiunque di noi ha subito il fascino della persuasione. A nostra volta, anche noi compiamo degli atti di persuasione pur senza esserne coscienti. Finché si tratta di una forma di persuasione blanda, non c’è nulla da recriminare.

Ciò che si vuole prendere in considerazione è la persuasione coercitiva. Purtroppo, siamo talmente abituati a seguire le tecniche di persuasione tanto da averle incanalate nel nostro inconscio.

La pubblicità e il business sono i due settori in cui le tecniche di persuasione vengono utilizzate con maggiore frequenza. Tuttavia, anche in campo relazionale si possono usare diverse tecniche di persuasione.

Quante volte ti sarà capitato di accontentare delle richieste del partner o degli amici per poi sentire avanzare delle richieste sempre più rilevanti? Si tratta di persuasione continuativa e programmata.

Una volta accettato, la persona si sente in diritto di chiedere favori sempre più ampi, e se non spezziamo la catena ci ritroviamo a essere additati come maleducati poiché non proseguiamo nella realizzazione dei loro desideri.

Un altro metodo è utilizzare la tecnica al contrario. Ovvero, fare una richiesta abnorme per poi ritirare i proponimenti fino a raggiungere l’obiettivo prefissato.

Noi rimaniamo con la sensazione di essercela cavata ma in realtà abbiamo solo ubbidito alla reale richiesta dell’interlocutore. Facciamo attenzione anche a ricevere dei semplici favori! Perché ci mettono in una posizione di dover contraccambiare e a farci sentire in debito.

Spesso le persone usano questa tecnica per un tornaconto personale, quando hanno già intenzione di ottenere qualcosa in cambio da noi. Allo stesso modo, diffidiamo di chi è troppo galante, espansivo/a in apprezzamenti o invita alla fretta nel prendere una decisione.

La coerenza è un altro aggancio per chi vuole persuadere. Come? Semplicemente sottolineando degli aspetti evidenti per poi metterli in relazione a un fatto.

Questa formula è molto usata da chi chiede soldi per le associazioni di volontariato. Premono sulla validità della causa sottolineando, qualora tu non aderissi, a come tu ti stia schierando nella posizione opposta.

 

manipolazione mentale

 

Controllo della mente o manipolazione mentale

 

Il controllo della mente passa attraverso il filtro della persuasione coercitiva, aggravata da un inganno mentale utile a estorcere un risultato a una persona.

Il fine non è mai benevolo, bensì urta il volere della persona che subisce la manipolazione. In questo contesto viene ricreata una scala di valori distante dalla scelta personale e più affine da chi pratica la manipolazione.

Grazie a questo trucchetto si può invitare la persona a fare ciò che non vuole o prendere delle posizioni non aderenti ai propri valori. Non si arriva subito, poiché serve un a lunga preparazione in salsa persuasiva.

Un processo che detronizza le nostre idee a discapito dei pensieri legati a un’altra persona. Si tratta di una pressione psicologica sottile, e quasi inafferrabile, la quale può causare però diversi danni.

Perciò, facciamo sempre molta attenzione alle nostre sensazioni: quando un pensiero stride dentro di noi significa che non è completamente accettato.

Controlliamo se la condivisione del pensiero viene fatta per far piacere all’interlocutore o se è autentica. In sostanza, rimaniamo presenti e non sottovalutiamo mai le nostre emozioni.

La manipolazione mentale arriva da una persona a cui siamo legati da un sentimento di affetto o di stima. I segnali di psicologia oscura in termini di controllo mentale sono: richiesta di isolamento, atteggiamenti caratteriali altalenanti, messaggi non verbali e richieste di seguire delle regole.

 

lavaggio del cervello

 

Lavaggio del cervello

 

Chi fa un lavaggio del cervello è di norma un nemico. Non si hanno dei legami affettivi bensì si provano delle sensazioni di paura o di semplice diffidenza.

Il risultato che si vuole ottenere è quello di estrapolare qualsiasi valore personale a favore di un cambiamento sistematico. Ci si riesce rendendo l’individuo insicuro, fragile e isolato.

Si tratta di un vero e proprio rimodellamento psicologico, il quale può avere delle conseguenze molto gravi per la salute mentale e fisica del soggetto in causa.

Con il lavaggio del cervello non si hanno solo imposizioni psicologiche ma anche violenza verbale e fisica. Si tratta di attaccare l’individuo su qualsiasi sfera emotiva e razionale così da causare un crollo mentale.

In questo contesto rientrano la persuasione, il controllo mentale e la violenza che causano una scomposizione del sé. Si spinge molto sul senso di colpa fino a raggiungere il punto di rottura, in cui la vittima non riconosce più il giusto e il sbagliato.

Quando si raggiunge il punto di rottura, il capo suggerisce degli aiuti e inserisce la clemenza per far capire alla vittima di essere dalla sua parte e non contro di lui.

A questo punto, alla vittima non rimane che aggrapparsi a questo compromesso, dimenticando completamente il proprio libero arbitrio.

Così narrato il lavaggio del cervello sembra essere un problema legato ai maltrattamenti di guerra o di sequestro. In realtà, anche nel mondo lavorativo vengono usati in maniera più blanda queste formule di lavaggio del cervello.

La tecnica è quella di convincere il dipendente alla validità della figura manageriale. Sostenere ogni sua azione per il bene della società.  Quando l’autorità non viene mai messa in discussione, in qualche modo abbiamo subito un lavaggio del cervello.

 

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