I divieti e i tabù furono la naturale conseguenza alla pratica della magia malevola arrivati intatti fino ai giorni nostri. Purtroppo, la magia simpatica, soprattutto nella sfera empatica, non venne praticata seguendo solo i precetti positivi ma anche quelli negativi.
Tali limiti vennero considerati con lo scorrere del tempo come divieti e tabù. Nacquero con l’intento di arginare il fenomeno negativo affinché la magia venisse usata con il suo scopo originario: asservire l’uomo e la natura.
Divieti e tabù
Quando uno stregone compiva un rituale doveva seguire determinate leggi non scritte. Ciò accadeva perché ad ogni azione corrispondeva una conseguenza.
Era conscio del fatto che compiendo un rito otteneva in cambio un risultato. Allo stesso modo, se iniziava un sortilegio e non lo eseguiva in maniera perfetta, sapeva che non avrebbe ottenuto alcuna risposta.
C’era una sottile pericolosità nel fare un atto magico per colpa delle condizioni di causa ed effetto. Perciò, si asteneva dal commettere azioni che potessero danneggiarlo. Ed ecco che inconsciamente dava vita ai primi divieti e tabù.
La regola non scritta della magia malevola diceva: “Compi questa azione a discapito di questo” e per non compierla il mago era obbligato a darsi dei limiti per non incorrere in effetti indesiderati.
Infatti, secondo la magia omeopatica, lo stregone può esercitare degli influssi positivi o negativi su persone e vegetazione. A fare la differenza è l’emotività e l’intenzione coinvolta.
Ed è un concetto che adottiamo ancora oggi: la credenza secondo cui una persona o un’azione siano nocive ci impediscono di comportarci in un certo modo. Pensiamo, per esempio, alla sfortuna che ci cade addosso se passiamo sotto una scala.
Credere che alcune qualità o condizioni personali siano di natura nociva e malefica ha portato a una serie di regole di astensione; ci si astiene dal fare determinate cose perché potrebbero infettare per via omeopatica, con il loro stato o le loro spiacevoli condizioni, i frutti della terra. Tutte queste usanze o regole di astensione sono esempi di magia negativa o tabù.