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Il significato delle rune ci è pervenuto solo grazie al sacrificio del Dio Odino, simbolo della mitologia norrena. La radice run in norreno indica un elemento misterioso, di complessa interpretazione.

Infatti, le rune hanno un debutto da un punto di vista storico piuttosto nebuloso, in quanto vengono riprese solo nel tessuto mitologico in riferimento al dio Odino.

Fu il protagonista degli Aesir a carpire il significato delle rune a seguito del sacrificio di impiccagione lungo nove giorni sull’albero Yggdrasil. Invece, nella realtà, sappiamo che le rune sono comparse nelle regioni alpine, fra l’Italia, l’Austria e la Germania.

L’occasione fu l’incontro fra le popolazioni germaniche e quelle romane avvenuto all’incirca tra il 50 a.C. e il 200 d.C. Furono Tacito e Giulio Cesare a elargire le prime informazioni riguardo gli usi e i costumi germanici.

Nonostante ciò, si pensa che le rune risalgano al periodo preistorico sotto forma di pittogrammi antecedenti la scrittura.

Pensiamo che  il Retico e il Venetico presentano delle similitudini con l’Elder Futhark, ovvero l’alfabeto runico arcaico, perciò si pensa fosse esistita in precedenza una radice comune.

Tra l’altro il fatto di poter scrivere i simboli in entrambi i versi collima con la caratteristica dell’alfabeto greco e dell’etrusco antico. L’alfabeto completo fu rinvenuto nella roccia chiamata Kylver Stone, in Svezia.

Significato delle rune per Odino

Il significato delle rune

 

Come si leggevano le rune?

Il popolo norreno si affidava al caso per cui le coincidenze e le circostanze fortuite avevano un forte impatto. Questo è ciò che viene ribadito da Tacito nella sua opera DE origine et situ Germanorum.

Perciò la lettura dei simboli runici veniva fatta in maniera piuttosto semplice. Venivano tagliati dei rametti di un albero da frutto. In ogni rametto veniva incisa una runa – veniva colorata con il sangue o l’ocra – e poi si gettavano su un panno bianco tutti i simboli.

Lo stregone o lo sciamano leggeva i risultati per la comunità o per il privato ma prima di fare ciò invocava gli dei affinché sortissero la risposta. Prendeva tre rametti alla volta interpretando a ogni passaggio il significato delle rune.

In base alla posizione di caduta si legge il significato delle rune. Qualora fossero rivolte verso il basso vengono tradotte al contrario. Nove rune , non possono essere al contrario e indicano sempre un messaggio positivo o un monito.

La runa vuota è il simbolo di Odino. Evoca l’inizio e l’abbandono alla vita, senza combattere e ostacolare gli eventi che dovremo affrontare. Il messaggio della divinità e di vestirsi da guerrieri poiché sarà al nostro fianco nella battaglia.

Simboleggia l’occhio di Odino gettato nel pozzo di Mimir per ottenere la conoscenza superiore. Nell’alfabeto antico però questo simbolo non esisteva poiché è stato aggiunto successivamente.

Fu Ralph Blum quando commercializzò un set di lettura delle rune nel 1982 il primo a proporre la runa vuota. Nella versione anglosassone Futhorc le rue sono 33 al posto di 24.

Si leggono quindi quattro aettir e la runa in avanzo simboleggia Gar la lancia di Odino, la quale corrisponde alla runa vuota, sebbene il suo significato sia di impossibile lettura poiché riservata solo agli dei.

Elder Futhark

L’alfabeto runico arcaico prende il nome dalle prime sei rune, le quali corrispondono alle sillabe F, U, TH, A, R e K. Ogni carattere dell’alfabeto è associato a un suono: in totale sono 24 rune suddivise tra 18 consonanti e 6 vocali.

Si distinguono tre sottoinsiemi associati ognuno a una divinità, definiti aettir (singolare aett), i quali contengono ciascuno 8 rune. Il primo insieme è abbinato a Freya, il secondo a Freyr e il terzo a Tyr.

Durante l’età vichinga, l’alfabeto venne semplificato fino a 16 rune e venne chiamato Younger Futhark. Quando approdò in terra anglosassone subì nuove modifiche per far aderire il significato delle rune al tessuto sociale.

Non dobbiamo dimenticare che le rune nascono come alfabeto perciò oltre alla lettura nell’ottica di divinazione, le rune nascondono dei messaggi di lettura criptici e misteriosi.

Gruppo rune Freya

Significato delle rune di Freya

Fehu è la runa che simboleggia la fertilità e l’abbondanza, nonché il benessere. Letta diritta indica un guadagno o un successo, capovolta indica l’opposto, ovvero perdita, lite o rottura di un rapporto o di qualcosa.

Uruz rivela una buona fonte energetica, una forza primordiale e grande capacità battagliera, la quale va dosata. Mentre capovolta indica una stanchezza fisica o mentale, nonché la presenza di un ostacolo per il momento difficile da affrontare e superare.

Thurisaz rappresenta il martello di Thor e simboleggia una forza atavica caotica e non ancora incanalata. Il simbolo indica entusiasmo, vivacità e dinamismo. Capovolta al contrario rivela cautela nel prendere decisioni o nel fare delle scelte le quali potrebbero rivelarsi avverse.

Ansuz è collegata a Odino e indica saggezza, conoscenza e diplomazia collegate alla parola. Il suo contrario assume il significato di inganno o fraintendimento.

Raido è il viaggio: via libera alla sperimentazione e all’avventura come cammino interiore o semplice allontanamento dalla quotidianità. Il rovescio simboleggia il blocco, la staticità o la dispersività.

Kenaz è la luce nel buio perciò rivela chiarezza e introspezione, ispirazione o creatività mentre il rovescio sottintende confusione, apatia o mancanza di fantasia.

Gebo è il dono ed è una runa positiva poiché non appare mai al contrario. Simbolo dello scambio, del senso di comunità e dell’equilibrio.

Wunjo è la felicità nell’ottenere qualcosa di importante, perciò significa che abbiamo ottenuto un risultato insperato e cercato a lungo. Riporta quindi grandi soddisfazioni se dritta ma al contrario indica una possibile delusione. Ma può anche voler sottintendere di aspettare tempi migliori, senza rinunciare ai propri progetti.

Gruppo rune di Freyr

Gruppo rune di Freyr

Hagalaz indica tempesta e poi una meritata quiete. Rimane sempre diritta perciò si legge sempre allo stesso modo con un intoppo e la sua soluzione finale positiva. È un indicatore di tenersi pronti e non lasciarsi andare allo sconforto.

Nauthiz indica il bisogno di qualche cosa per stare meglio e come la precedente può rivalersi in un esito positivo. Infatti, si tratta di un’altra runa monito: un pericolo incombe e dobbiamo essere pronti a sconfiggerlo.

Isa rappresenta il ghiaccio, non è reversibile e invita a prendersi del tempo per scongiurare una situazione ostacolante e stantia.

Jera rivela un premio guadagnato dalla fatica non per puro caso. Perciò il suo significato intrinseco è quello di raccogliere i frutti di ciò che abbiamo seminato con tanta fatica nel corso dell’anno. Appare sempre allo stesso modo per cui non è reversibile.

Eihwaz è la rappresentazione di Yggdrasil ed è irreversibile. Richiama la dimensione spirituale e l’introspezione. La divinazione della runa può essere compresa solo da chi sta chiedendo delle risposte divine.

Pertho è la runa del gioco e del divertimento: dritta indica spensieratezza, fortuna e avvisa di un lieto evento. L’opposto indica chiusura, rigidità e frustrazione.

Algiz è un buon auspicio e rivela guarigione, difesa e resistenza ma capovolta invita a proteggersi e a rinsaldare la propria debolezza mentale e fisica.

Sowelu è l’energia inesauribile del sole che a tratti potrebbe bruciare, perciò è bene imparare a dominarla poiché sarà dirompente. Non si forma al contrario.

Ultimo gruppo della divinità Tyr

Il significato delle rune di Tyr

Tiwaz ha un buon presagio dato che ci sta confermando le scelte fatte. Vuol dire che stiamo seguendo la giusta direzione e potenzia di conseguenza la nostra determinazione. Al contrario capovolta, lancia il messaggio di fare attenzione alle decisioni prese: sono giuste e conformi al nostro essere? Senza una ferma convinzione sarà difficile che i nostri obiettivi vadano a compimento.

Berkana è la betulla bianca e indicano ispirazione, ardore e creatività ma anche rinnovamento e crescita. La runa capovolta non può che indicare quindi blocco, resistenza o involuzione.

Ehwaz è il cavallo: il mezzo che favorisce l’ottenimento del nostro obiettivo. Simboleggia l’intenzione, perciò se è diritta è corretta se è storta servono ripensamenti o potremmo incontrare degli ostacoli.

Mannaz rivela amicizia e solidarietà con le persone più vicine a noi però il contrario indica che i rapporti sono da rivedere poiché potrebbero risultare tossici.

Laguz viene associata all’acqua o al mare, indirettamente all’inconscio. Indica le emozioni e l’introspezione che forse richiedono attenzione. Messa al contrario può significare apatia o indolenza sebbene possa anche indicare una richiesta soverchiante di attenzione da parte del nostro inconscio. Facciamo attenzione a non lasciarci travolgere.

Ingwaz rappresenta gli antenati e il compimento di un dovere nei confronti della nostra famiglia o, in prospettiva, il lascito per i nostri figli. In qualsiasi posizione si trovi il significato della runa non cambia.

Dagaz è una runa speculare per cui il significato è uno. Qual è? Indica la medaglia e il suo rovescio perciò funge da monito nelle scelte o l’accettazione di un equilibrio precario fra due forze dirompenti.

Othala è il lascito della nostra anima al mondo, richiama l’attenzione alla spiritualità e alla testimonianza che vogliamo lasciare. Ci invita a vivere nella rettitudine dei nostri valori così da rappresentare il nostro spirito autentico. Il rovescio indica che non stiamo seguendo il nostro destino, che ci siamo persi o che non stiamo accettando il cammino a noi assegnato.

 

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La divinazione con le rune prevede diverse tecniche sebbene l’originale sia pervenuta fino a noi grazie al contributo dello storico Tacito. Le rune sono anche un alfabeto per cui la pratica divinatoria e la scrittura differiscono nell’applicazione.

L’elemento affine rimane la connessione con Odino. Secondo la mitologia norrena Odino era una divinità saggia, simbolo della conoscenza, perciò la lettura delle rune avrà un tono consigliere piuttosto che un’imposizione.

L’aiuto dei bastoncini ci arriva quando abbiamo un quadro confusionario della nostra vita e del nostro futuro e non riusciamo a trovare la chiave di lettura.

Pertanto, avviciniamoci alla divinazione con le rune avendo rispetto della saggezza antica, altrimenti Odino non tenderà le mani della conoscenza in nostro favore.

Le rune possono essere usate anche come talismano, così avremo sempre una suggerimento da parte di Odino per affrontare con determinazione la quotidianità.

Metodi di divinazione con le rune

Divinazione con le rune

 

METODO NUMERO 1 DIVINAZIONE CON LE RUNE

Il metodo classico di divinazione con le rune, giunto fino ai giorni nostri tramite la descrizione dello storico romano Tacito, è quello chiamato delle “Tre Norne”. Le Norne sono le custodi del fato: le uniche in grado di rivelare il nostro futuro.

Dobbiamo mescolare le rune all’interno di un sacchetto e prenderne a caso tre alla volta. Adagiamo le rune sopra un panno bianco o chiaro e procediamo alla lettura del significato da sinistra verso destra.

Prima di proseguire dobbiamo formulare una domanda specifica e precisa al fine di ottenere una risposta altrettanto ficcante.

Le rune sono le seguenti: Urd, Verdandi e Skuld. Urd è il passato e simboleggia l’origine del nostro problema. Verdanti è il presente e suggerisce i riferimenti da cui trarre nutrimento oggi. Skuld è il futuro e offre una panoramica su ciò che ci attende.

La lettura va fatta seguendo la naturale direzione delle rune: perciò se risultano capovolte non dobbiamo girarle ma accogliere il messaggio così come arriva.

Per ottenere un responso completo continuare a leggere le rune secondo la metodologia spiegata per altre otto volte.

DIVINAZIONE CON LE RUNE RUOTA COSMICA: METODO NUMERO DUE

La ruota cosmica richiede l’estrazione di quattro rune così da completare il ciclo stagionale. La posizione delle rune differisce dal metodo delle Norne poiché vanno collocate a formare un rombo.

Il nord corrisponde alla mezza estate (solstizio d’estate), il sud rileva il solstizio d’inverno, l’est corrisponde all’equinozio d’autunno e, infine, l’ovest simboleggia l’equinozio di primavera.

La divinazione con le rune secondo il metodo della ruota cosmica è ottima per iniziare un nuovo anno così da avere una prospettiva completa sulle stagioni presenti e a venire.

La lettura va eseguita seguendo questa direzione:

  • solstizio d’estate (nord);
  • equinozio d’autunno (est);
  • solstizio d’inverno (sud);
  • equinozio di primavera (ovest).

simbologia nordica

TERZO METODO: A CASO

Su un panno bianco o chiaro vengono lanciate tutte le rune. Quelle che rimangono capovolte e non si possono leggere i simboli verranno ignorate. Se la posizione delle rune imita uno dei simboli va tenuto come tema centrale.

In caso contrario, semplicemente si legge il significato di ciascuna runa legandola all’altra. Quelle che si trovano in posizione centrale hanno maggiore rilevanza in termini di divinazione.

Le rune più distante fungono da suggerimento ma non hanno un’estrema importanza. Quando la runa assume una posizione intermedia (né dritta, né capovolta) bisogna capirne il significato. Si avvicina più a una soluzione negativa o positiva?

L’ULTIMO METODO: UN’UNICA RUNA

Una domanda per una sola risposta: questo è l’ultimo metodo di lettura delle rune. In questo modo andiamo a riproporre il sacrificio di Odino quando gettò il suo occhio nel pozzo di Mimir della conoscenza.

La domanda che faremo riveste una certa importanza in quanto dovrà essere definita, senza che possano comparire delle incomprensioni. La risposta anche se capovolta avrà sempre una voce suggeritrice e mai un responso netto e tagliente. Perciò, non spaventiamoci a testare questo metodo di lettura!

 

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