Nel vocabolario della strega voglio introdurre i classici vocaboli utilizzati sebbene spesso causino una gran confusione. In un altro articolo ho già affrontato la differenza tra Grimorio e Libro delle ombre, due componenti essenziali per la pratica magica.
Inoltre, ti ho illustrato le facoltà della magia elementale, quella strettamente collegata alla natura. Oggi invece, vorrei andare a sviscerare alcune terminologie abusate e spesso in maniera errata.
In particolare, ci concentriamo su questi tre vocaboli: incantesimo, rituale e pozione. Ognuno di noi pensa di saperne abbastanza riguardo questi tre forme magiche, nonostante ciò un ripasso non guasta a nessuno.
Il vocabolario della strega
Incantesimo
L’incantesimo nel vocabolario della strega è un termine di estrema importanza, quasi a carattere distintivo. Infatti, le streghe erano rinnegate proprio per la loro capacità di lanciare degli incantesimi.
In particolare, durante il periodo della caccia alle streghe, erano perlopiù le donne a essere tacciate come maligne poiché, secondo gli inquisitori, gli incantamenti erano di matrice maligna e diabolica.
Incantesimo e incantamento sono sinonimi e sono strettamente collegati alle pozioni. Gli obiettivi degli incantesimi sono molteplici e riguardano il perseguimento di un obiettivo specifico.
Per esempio, un colpo di fortuna, un tentativo di innamoramento, una dose di protezione o fiducia, eccetera. A questi, ovviamente, si possono associare anche gli incantesimi con intenti malevoli, i quali rientrano nella negromanzia malefica.
Le streghe sanno che l’energia applicata nell’incantesimo ritorna in forma amplificata, pertanto se si fanno degli incantesimi malefici dobbiamo avere coscienza del corrispettivo ritorno.
Come si fanno gli incantesimi? Spesso, recitando delle formule magiche o utilizzando degli intrugli, ricorrendo in questo modo al potere delle pozioni magiche.
Le parole hanno una rilevanza magica impressionante, sebbene bisogna recitare in ordine corretto e senza sbavature. A questo scopo possiamo abbinare gli elementi naturali o la musica.
In sostanza, possiamo classificare gli incantesimi o gli incantamenti come un mezzo di comunicazione per entrare in relazione con il mondo magico e il suo tessuto connettivo.
Le pozioni
Le pozioni sono degli intrugli magici in cui vengono inseriti degli ingredienti al fine di ottenere una soluzione a un problema o perseguire un obiettivo ben specifico.
L’immagine classica della pozione è quella del calderone con del liquido bollente all’interno dal quale la strega preleva una piccola quantità di prodotto.
Difatti, il calderone contiene la pozione creata dalla strega, come nel caso di Taliesin nella mitologia celtica a cui bastano poche gocce per assorbire l’intera conoscenza del mondo.
La pozione viene conservata all’interno di boccette di vetro contrassegnate da una scritta o lasciate in forma anonima. Grazie alla loro composizione le streghe possono rendere effettivi gli incantesimi.
Vengono accompagnate da formule magiche in grado di potenziarne gli effetti, oppure sono solo gli ingredienti a donare quella aspettativa richiesta.
Il vocabolario della strega: i rituali
I rituali sono differenti dagli incantesimi perché durano più a lungo e sono collegati a determinate celebrazioni. Hanno una componente spirituale molto forte e vengono fatti per avvicinarsi al sacro.
Non a caso, si rivolgono alle divinità: quella scelta dai praticanti magici o dal gruppo di appartenenza. Vengono eseguiti con un’alta forma di rispetto e a cadenza regolare.
Un esempio classico sono i sabbat e gli esbat, le cui differenze le ho illustrate in un altro articolo. I rituali seguono quindi le festività, le stagionalità e i cicli naturali.
Hanno una funzione ben specifica e non vengono celebrati a caso. Inoltre, gli incantesimi hanno una pratica spesso solitaria mentre i rituali richiamano l’energia del gruppo.
Ciò non significa che non si possano celebrare rituali di invocazione in solitudine, anzi vengono spesso fatti per ringraziare le divinità in maniera del tutto personale.
Ma quando si tratta di celebrazioni del mondo magico, della Natura o del pantheon divino ecco che eseguire il rituale in gruppo risulta fortificante e altamente energetico.
I rituali rientrano nella categoria dell’antica pratica della teurgia in cui ogni manifestazione magica era frutto di un’invocazione divina.